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Bagozza (Cimon della) da Schilpario per i canali Nord Ovest e Nord

  • Immagine del redattore: Andrea Mazzino
    Andrea Mazzino
  • 1 gen 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

31 / 12 / 2021


Itinerario :

Chiudere bene l'anno  era  d'obbligo,  ma in questo inverno carente di neve , non è  facile  fare cose , belle , appaganti e sicure . La nostra scelta cade sulla famosa torre del Cimon della Bagozza , nel cuore del massiccio del Concarena. Questo luogo,  è teatro tra gli altri , delle famose gesta di  Riccardo Cassin e del suo mitico spigolo nord. Noi non possiamo pensare di confrontarci con lui , quindi ci accontentiamo di un bellissimo giro ad anello per mezzo di due canali nevosi.  Raggiunta Schilpario in alta Val di Scalve,  risaliamo sino al divieto con parcheggi a pagamento (5 euro).  Qui tra i primi , ci incamminiamo sulla strada innevata fin oltre il Rifugio della Bagozza.  La neve è poca ma gelata e si fatica a stare in piedi . Poco oltre ad un bivio svoltiamo a destra , seguendo le indicazioni "Bagozza" .  Ci portiamo sotto il versante Nord della catena montuosa , seguendo una traccia che aggira radi pini e vallette.

La traccia di chi ci ha preceduto è dura e portante per fortuna , quindi si sale veloci.  Siamo già  stati in questi luoghi quando abbiamo salito la cima Mengol e sappiamo quello che ci aspetta . Giunti al bivio dove si dividono gli itinerari,  calziamo i ramponi e sfoderiamo la piccozza , prima di attaccare sulla destra dello spigolo Cassin , il sinuoso canale del lupo ( canale nord ovest). Questo,  con pendenze attorno ai 45 /50° , si presenta ben innevato con poche rocce affioranti , e si sviluppa in un contesto dolomitico , tra torrioni grigiastri e pareti strapiombanti.

L’uscita alla forcella è nelle condizioni attuali agevole , e quando si viene colpiti dai raggi del sole , tutto prende colore.

Segue l’attraversamento di un pendio ripido esposto a sud tra neve , erba e ghiaioni , per riuscire ad intercettare la cresta che ci condurrà senza grosse difficoltà alla grande croce di vetta.

Lunga pausa rigenerante in punta , con lo sguardo attorno alle cime già salite e a quelle su cui azzardare future salite. Un sole e temperature imbarazzanti per il periodo , ci fanno soffermare a lungo , anche per scambiare quattro chiacchiere con altri alpinisti arrivati nel frattempo. La discesa la effettuiamo dalla via normale che subito scende il ripido versante sud est ( nevai e rocce attualmente), fino ad un intaglio della cresta est . Da qui parte l’altro canale , più facile del precedente che ci condurrà al punto di partenza dove la mattina abbiamo messo i ramponi.

Finite le difficoltà , una ulteriore passeggiata di un’ ora , ci riporta all’auto .

Come la neve dà ogni primavera spazio ai fiori , anche noi risultiamo effimeri . Proprio in quelle ore in cui noi salivamo , tu Patrizia iniziavi un’altra salita.


Scheda tecnica

Località di partenza : Fondi di Schilpario

Quota di partenza : 1261 m

Quota vetta : 2409 m

Dislivello : 1148 m

Difficoltà : PD

Esposizione : Varie

Punti di appoggio : Rifugio Cimone della Bagozza

Catena / gruppo montuoso : Alpi Orobie

Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Lombardia , Bergamo , Schilpario , Val di Scalve

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