31 / 12 / 2021
Itinerario :
Chiudere bene l'anno era d'obbligo, ma in questo inverno carente di neve , non è facile fare cose , belle , appaganti e sicure . La nostra scelta cade sulla famosa torre del Cimon della Bagozza , nel cuore del massiccio del Concarena. Questo luogo, è teatro tra gli altri , delle famose gesta di Riccardo Cassin e del suo mitico spigolo nord. Noi non possiamo pensare di confrontarci con lui , quindi ci accontentiamo di un bellissimo giro ad anello per mezzo di due canali nevosi. Raggiunta Schilpario in alta Val di Scalve, risaliamo sino al divieto con parcheggi a pagamento (5 euro). Qui tra i primi , ci incamminiamo sulla strada innevata fin oltre il Rifugio della Bagozza. La neve è poca ma gelata e si fatica a stare in piedi . Poco oltre ad un bivio svoltiamo a destra , seguendo le indicazioni "Bagozza" . Ci portiamo sotto il versante Nord della catena montuosa , seguendo una traccia che aggira radi pini e vallette.
La traccia di chi ci ha preceduto è dura e portante per fortuna , quindi si sale veloci. Siamo già stati in questi luoghi quando abbiamo salito la cima Mengol e sappiamo quello che ci aspetta . Giunti al bivio dove si dividono gli itinerari, calziamo i ramponi e sfoderiamo la piccozza , prima di attaccare sulla destra dello spigolo Cassin , il sinuoso canale del lupo ( canale nord ovest). Questo, con pendenze attorno ai 45 /50° , si presenta ben innevato con poche rocce affioranti , e si sviluppa in un contesto dolomitico , tra torrioni grigiastri e pareti strapiombanti.
L’uscita alla forcella è nelle condizioni attuali agevole , e quando si viene colpiti dai raggi del sole , tutto prende colore.
Segue l’attraversamento di un pendio ripido esposto a sud tra neve , erba e ghiaioni , per riuscire ad intercettare la cresta che ci condurrà senza grosse difficoltà alla grande croce di vetta.
Lunga pausa rigenerante in punta , con lo sguardo attorno alle cime già salite e a quelle su cui azzardare future salite. Un sole e temperature imbarazzanti per il periodo , ci fanno soffermare a lungo , anche per scambiare quattro chiacchiere con altri alpinisti arrivati nel frattempo. La discesa la effettuiamo dalla via normale che subito scende il ripido versante sud est ( nevai e rocce attualmente), fino ad un intaglio della cresta est . Da qui parte l’altro canale , più facile del precedente che ci condurrà al punto di partenza dove la mattina abbiamo messo i ramponi.
Finite le difficoltà , una ulteriore passeggiata di un’ ora , ci riporta all’auto .
Come la neve dà ogni primavera spazio ai fiori , anche noi risultiamo effimeri . Proprio in quelle ore in cui noi salivamo , tu Patrizia iniziavi un’altra salita.
Scheda tecnica
Località di partenza : Fondi di Schilpario
Quota di partenza : 1261 m
Quota vetta : 2409 m
Dislivello : 1148 m
Difficoltà : PD
Esposizione : Varie
Punti di appoggio : Rifugio Cimone della Bagozza
Catena / gruppo montuoso : Alpi Orobie
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Lombardia , Bergamo , Schilpario , Val di Scalve
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