11 / 08 / 2024
Itinerario :
Dal grande parcheggio della seggiovia a Pecetto ,ci si incammina lungo la pista a poca distanza della seggiovia. In corrispondenza di un bivio si devia a destra attraversando il torrente e portandosi alla base delle cascate . In alternativa , dal parcheggio prendere il sentiero ( B 38 ) che passa sotto le pareti rocciose di destra con direzione sud. Al bivio non prendere per l’alpe Burki e salire diritti verso la cascata . Qui il sentiero sale ripido e stretto protetto da corde fisse nei tornanti. Ad un bivio , raggiunti i prati soprastanti , ulteriori cartelli segnalano la direzione per il rifugio. Il percorso , sempre ripidissimo , continua verso destra su sentiero con bolli fino a raggiungere la morena. Qui il sentiero diventa a tratti poco evidente e su sfasciumi e pietraia raggiunge un nevaio (più o meno abbondante a seconda della stagione). Lo si sale in diagonale verso est sino a toccare la dorsale rocciosa a destra dalla parte opposta (ometti). Su tracce si risale lo sperone per raggiungere infine il rifugio Eugenio Sella , mai visibile fino alla fine ( 3029 m , circa ore 5). In parte è possibile ridurre il dislivello ( percorso sconsigliato ) ,prendendo la seggiovia da Pecetto fino al Belvedere (m.1914) e da qui con problematico percorso si attraversa un ghiacciaio coperto di detriti , si lasciano le unghie sui fianchi franosi di una morena, e si traversa a destra una distesa di ghiaie e sassi creati dalle recenti alluvioni .
Infine si prende le tracce di un sentiero che taglia diagonalmente i pendii verso nord est , perdendosi frequentemente e attraversando alcuni scivoli di acqua abbastanza insidiosi , per congiungersi finalmente al percorso precedentemente descritto.
Dal rifugio si attaccano le rocce soprastanti ( scritta “passo Jacchini” e qualche vecchio bollo rosso scuro) piegando a sinistra e arrampicando un breve speroncino fino ad un tratto di sfasciumi con alcuni ometti .
Da qui si perviene a un nevaio, abbastanza ripido esposto ad est che porta ad un cannone per il distacco artificiale delle valanghe posto su una sella sassosa .
Dalla spalla a monte della struttura , si sale verso destra , sulle rocce dello sperone (alcuni ometti) fino a dove muore contro la parete di roccia sovrastante . Qui si nota subito una catena , che aiuta a superare una placca esposta , quindi si traversa verso sinistra ( chiodi , fix e una corda fissa) , ultima difficoltà prima di arrivare al passo Jacchini , che si affaccia sul Findelgletscher.
Da qui si scende brevemente sul ghiacciaio per un cinquantina di metri , poi compiendo un ampio semicerchio da destra verso sinistra , si aggirano i seracchi e si prende il più dolce dorsalone nord badando ad eventuali crepacci , fino a quando a destra compare la bella croce di vetta.
Se non si vuole scendere dal percorso di salita , è possibile compiere una traversata verso est su ghiacciaio verso il Bivacco Città di Luino .
Da qui con tratti di cresta e pendii glaciali su lato svizzero , traversare fino al Monte Moro da dove eventualmente scendere per piste o usufruire della funivia per Macugnaga ( percorso lungo e da effettuarsi con ottima visibilità) .
Note :
Il Sella da anni non è più gestito e si presenta quindi come un bivacco. E' presente una cucina a gas ( ma le bombole sono sembrate vuote ) , stoviglie, acqua a 20 metri, circa una trentina di posti letto con coperte e cuscini.
Purtroppo dobbiamo segnalare che il rifugio è stato sfiorato da un crollo della parete rocciosa soprastante ( da tempo indefinito ) e che se pur non ha avuto danni , la sua agibilità potrebbe essere tolta a breve per motivi di sicurezza .
Scheda tecnica
Località di partenza : Pecetto ( Macugnaga )
Quota di partenza : 1362 m
Quota vetta : 3808 m
Dislivello : 2450 m
Difficoltà : PD
Esposizione : Est
Punti di appoggio : Capanna Eugenio Sella , Bivacco Città di Luino
Catena / gruppo montuoso : Alpi Pennine
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Piemonte , Verbania , Macugnaga ,Val d’Ossola
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