12/07/2020
Dall’ abitato di Ailefroide si svolta a sinistra lungo una stradina stretta asfaltata , seguendo le indicazioni per il rifugio del Pelvoux e dopo poco si arriiva al parcheggio dopo il campeggio comunale. Da qui si segue il vallone del Selé , prima nel bosco di larici e ben ombreggiato , dopo lungo il torrente. Arrivati ad una biforcazione tra il rif. Selè e il rifugio Pelvoux si piega a destra per quest’ultimo e con numerosi tornanti tra erba e rocce si inizia finalmente a salire più decisamente , per raggiungere dopo aver superato un costone roccioso al rifugio del Pelvoux 2704 m . Non essendoci di posti disponibili al rifugio ci siamo attrezzati con la nostra tenda , quindi proseguiamo per un altro tratto , superando le rocce dietro al rifugio (I-II) e andiamo a bivaccare su un balcone erboso sotto la vecchia morena .
Il Secondo giorno con il buio saliamo i ripidi pendii superiori e arriviamo sulla morena dove dobbiamo calzare i ramponi. Attraversiamo dei nevai con resti di valanghe verso sinistra . Il tratto va percorso in fretta perché siamo sotto il tiro di sassi e ghiaccio della seraccata del Glacier de l’Homme . Si prosegue in piano per sfasciumi o nevai alla base delle Rouchers rouge fino ad arrivare alla barra rocciosa. Noi siamo saliti al centro da destra verso sinistra , ma c'è chi saliva un pò ovunque , in base alla situazione del momento. Anche qui passi di I-II da fare con attenzione se si hanno i ramponi ai piedi. Da li in poi tutto su nevai fino al colletto della Bosse de la Sailouze, dove si arriva sul ghiacciaio omonimo e dove inizia ad albeggiare.
Si gira a destra ignorando eventuali tracce che vanno diritte e si salgono i pendii bassi dell’evidente canale Coolidge . Lo si risale facendo attenzione al ghiaccio nella strettoia e alle scariche di pietre (400 m, 35-40 gradi, max pendenza a metà canale) . In uscita c’è parecchio pietrisco difficile da non smuovere e far cadere su chi segue… Attenzione.
Normalmente messo piede sul ghiacciaio Giacciaio del Pelvoux si è toccati dal sole e l’atmosfera diventa magica. si gira a sinistra ed in pochi minuti si raggiunge la cima Puiseaux, maggior elevazione del Pelvoux .
Parola di Tiziana :
Partiti verso le 4 accodandoci ai primi in partenza. Couloir con una scarica alla base ma con condizioni ancora buone ma neve parecchio dura e con tratti ghiacciati.
Parte terminale di rocce pulite, facili da salire ma da fare molta attenzione a non muovere nulla perchè finiscono nel canale. Dall’uscita alla cima ci vuole veramente poco, su facile ghiacciaio si raggiungono le roccette di vetta comodamente .
Salita effettuata in 2 giorni, montando la tenda oltre il rifugio su di un dosso con una piazzuola protetta e panoramicissima, ce la siamo presa comoda e goduta , in ammirazione di questo posto molto grazioso con mete interessanti a ricordarci la bellissima salita alla Barre’ !!!
Come sempre con Andrea.
Scheda Tecnica :
Località di partenza : Ailefroide
Quota di partenza : 1514 m
Quota vetta : 3943 m
Dislivello : 2429 m
Esposizione : Sud ovest
Difficoltà : PD
Punti di appoggio : Refuge de Pelvoux
Massiccio montuoso : Ecrines
Ubicazione ( stato/Regione/Comune/Valle) : Francia/ Provence-Alpes-Cote d’Azzur /Hautes Alpen / Pelvoux /
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