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Visolotto

09/08/2020

Itinerario:

Si parte da castello (1585 m) ,con Itinerario semplice nel primo tratto che risale il lungo vallone di Vallanta con una ripida salita iniziale ed una finale , tra loro diversi tratti più dolci che scorrono sempre a poca distanza dal torrente. Il Rifugio Vallanta sorge su un isolotto roccioso nei pressi del Lago (2450 m) e da esso si vede distintamente la meta da raggiungere. L'itinerario prosegue costeggiando il lato destro orografico del lago passando davanti all'ex rifugio Gagliardone e andando ad infilarsi nel canale che scende sotto al Visolotto. Risalirlo e successivamente attraversare un tratto di ghiaioni sino ad arrivare al vallone che scende dal colle delle cadreghe di viso. Risalire interamente il vallone stando tendenzialmente al centro e seguendo gli ometti. Raggiunto il colle nord(3130 m) ,ci si cambia di assetto e ci si prepara alla salita vera e propria. Non c'è un percorso obbligato ma generalmente dopo la prima paretina di III abbastanza appigliata ma psicologica , si tiene la destra stando di più sul versante est su rocce articolate. Si aggira un grosso masso fessurato al centro grazie ad una cengetta nascosta tutta a destra,.......talmente nascosta che di primo acchito non l'ho vista e mi sono trovato incrodato in punta allo spuntone . La cengia porta ad un intaglio e con successivo tratto di cresta esposto si raggiunge una forcella .

Si sale un diedro abbastanza chiuso , cordone e chiodo (III) e si prosegue per balze con detriti sino ad una cengia che porta sul versante est. Tenendo sempre diagonalmente salendo la destra si passano roccette articolate (II-II+) sino ad essere sotto la punta Traversando alcuni metri ulteriormente a destra si vanno a prendere alcuni diedri in successione , molto belli e appigliati(III) che fanno uscire a una decina di metri dalla croce del Picco Montaldo (3344 m).

Qui la vista sul Picco Coolidge è agghiacciante e dopo un attimo di smarrimento ripartiamo . Scendiamo all'intaglio tramite la cresta che risulta più facile di quello che sembra , ma il bello e il passaggio chiave di tutta la salita sta per arrivare.

La salita al picco Coolidge è ostacolata da una fessura di III+ su terreno decisamente esposto . Per fortuna la roccia è di quella che dà fiducia e ti fa urlare di piacere , in più un chiodo , nuovo fiammante , è nel punto giusto agevolano l'uscita. Sento la gioia e i commenti del secondo di cordata e questo stimola davvero. Con un ultimo tratto esposto siamo in cima al picco Coolidge (3340 m) e prendiamo fiato.

Da qui si vede interamente il tratto di cresta che ci separa dal picco Lanino , ultima cima della traversata che di fatto non offre grandi difficoltà essendo abbastanza larga ed in piano . In breve siamo in punta al Picco Lanino (3348 m).

La discesa é per la via normale della parete sud con diverse doppie da 25 metri e la prima è un poco nascosta dietro ad un masso in basso. Si tiene tendenzialmente la destra orografica fino ad uscire dal canale colatoio , poi dopo un breve tratto in disarrampicata su pietrisco infido si va a sinistra e per mezzo di una piccola corda doppia si scende l'ultimo muretto sino ai ghiaioni.

La qualità della roccia rende questa salita , unita all'ambiente in cui si svolge , una gran classica da godersi appieno..

Scheda tecnica

Dislivello : 1850 m

Quota partenza : 1585 m

Quota vetta : 3348 m

Esposizione : Tutte

Difficoltà : AD

Località di partenza : Castello (Pontechianale)

Punti d'appoggio : Rifugio Vallanta

Materiale Utile : Corda da 50 m , qualche protezione mobile , cordoni e normale dotazione da alpinismo.


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