09 / 08 / 2022
Itinerario :
L’avvicinamento , può essere effettuato in diversi modi . Ad esempio si può salire a Belalp con la funivia Blatten-Belalp (2094 m), e si segue la sterrata in leggera salita in direzione nord-est, verso l’Hotel Belalp. Oppure come faremo noi , e cioè raggiungendo da Blatten la località Egga ( Park gratuito ) ,con stretta strada asfaltata , e lasciata l’auto si segue un bel sentiero che ugualmente conduce all’hotel Belalp . Da qui, si scende verso Hirmi, poi si raggiunge Walkenen mantenendo più o meno la stessa altitudine. Poi il sentiero sale alla quota 2164 ( spallone sassoso molto panoramico ), per poi scendere nella gola dell’Oberaletsch dove si deve attraversare un ponte traballante sul torrente impetuoso. Qui si percorre il sentiero scavato nella roccia, salendo alla Lochegga, e successivamente si sale sulla vecchia morena laterale per tutta la sua interezza , sino alla località Z’Leng Fäsch. In corrispondenza di un incrocio (paline verso il Fusshornbiwak quota 2586 ), si segue il nuovo sentiero panoramico verso ovest e realizzato nel 2006.
Questo a mezzacosta attraversa pendii e canali in maniera scenografica fino ad arrivare alla Oberaletschhütte ( 5 ore ). Il secondo giorno con sveglia all’una di notte , si scende sul Ghiacciaio dell’Oberaletsch per mezzo di funi e ripide scale nel vuoto , poi raggiunta la base si percorre verso nord in piano lo sterminato ghiacciaio totalmente ricoperto di detriti , ma agevolati da utilissimi paletti fluorescenti per darci la direzione al buio. Questi continuano anche quando dobbiamo abbandonare il ghiacciaio nel punto in cui piega a sinistra , e seguendoli ci fanno risalire dei ripidi pendii morenici per raggiungere una fascia rocciosa . Senza salirla , le tracce girano a sinistra , ne costeggiano la base attraversando dei piccoli ruscelli e dei tratti di rocce montonate con alcune corde fisse. Improvvisamente le tracce salgono perpendicolari e aiutati da alcuni ometti in pietre , ci districhiamo a fatica tra grandi blocchi con passi di I , risalendo di fatto quello che è il primo tratto della cresta sud. Dopo 5 ore di lampade frontali , finalmente albeggia , proprio quando la cresta si interrompe con un tratto di ghiacciaio.
Eravamo stati messi in guardia dalle rifugiste su possibili difficoltà aggiuntive del tratto di ghiacciaio , e con la luce effettivamente qualche brutto pensiero ci passa per la testa . Per salire sul ghiacciaio utilizziamo due viti per superare un tratto di venti metri abbastanza in piedi , poi su ghiaccio nero abbastanza ripido , cerchiamo di evitare i crepacci senza riuscirci. Ci troviamo costretti in due occasioni ad entrarci dentro per superarli , ed uno a percorrerlo longitudinalmente per una ventina di metri. Per finire ci troviamo alla crepaccia terminale con un unico esile ponte per passare seguito da uno scivolo di ghiaccio e detriti.
Nonostante tutto riusciamo ad attaccare il secondo tratto di cresta più impegnativo con l’arrivo del sole e abbastanza motivati . Cresta completamente secca , sempe sul filo , con passi di II / III esposti alternati a tratti di sfasciumi pedonabili .
Nell’ultimo tratto si impenna , ma le difficoltà rimangono le stesse. Discesa con cautela dal percorso di salita .( 7,5 ore per la vetta dal rifugio ed altre 7 per tornarvi)
Note :
Una montagna incredibile , che entrambi ripetiamo a distanza di anni , questa volta per la cresta sud ovest. Una esperienza indimenticabile , un viaggio mistico oserei dire , in totale solitudine su un 4000 dell’Oberland. Rifugio accogliente e ottimamente gestito da tre donne.
Scheda tecnica
Località di partenza : Egga ( Blatten )
Quota di partenza : 1647 m
Quota vetta : 4194 m
Dislivello : 3500 m
Difficoltà : PD+
Esposizione : sud - sud ovest
Punti di appoggio : Oberaletschhutte
Catena / gruppo montuoso : Alpi Bernesi
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Svizzera , Vallese , Briga , Naters
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