03 / 07 / 2022
Itinerario :
Dai pressi dell’Hotel Post nell’abitato di Solda , parte il sentiero che sul lato destro orografico del torrente , risale la Valle di Zai . Superati alcuni dossi erbosi e il punto dove si interseca con il sentiero proveniente dalla località “pulpito”, si prosegue per prati adibiti a pascolo tenendo il centro del vallone in direzione del Rifugio Serristori già ben visibile. Sempre per pascoli , da sinistra verso destra , ci si porta alla base del dosso che sorregge il rifugio e con un ultima serie di tornanti , ci si trova nei pressi dell’edificio ( 2713 m). Alle spalle del rifugio si apre un pianoro tra spiazzi erbosi , un laghetto , e zone cosparse di lastroni. Lo si percorre per un breve tratto , poi si trovano le indicazioni per la nostra cima . Svoltiamo a destra sui fianchi di un placido ruscello glaciale e superata una strettoia tra due morene , aggiriamo sul lato destro tra pietraie un lago di colore grigio. Aiutati dai bolli e gli ometti di pietre , risaliamo un ripido pendio morenico e raggiungiamo la bastionata rocciosa alla destra del ghiacciaio. Una sorta di ferrata , accorcia e rende più sicuro il superamento di questo tratto , caratterizzato da piccole cenge detritiche e rocce accatastate condite da una esposizione nord poco invitante. Alcuni tratti del cavo sono spezzati da recenti crolli , ma la progressione resta comunque facile , fino a sbucare sulla quota che dà inizio alla dorsale da risalire.
Senza grandi difficoltà si risale interamente lo spartiacque lasciandosi a sinistra lo scivolo glaciale nord , e arrivando ad incrociare la cresta sud ovest. Si prende la cresta verso sinistra e con facili poco esposti passaggi si punta alla croce raggiungibile in breve ( 3521 m).
Tornati sui nostri passi sino al punto dove siamo sbucati in cresta , proseguiamo dritti scendendone ancora un tratto agevolati da alcuni ometti . Non raggiungiamo il famoso passo dell’Angelo ( oramai sconsigliato dai più , per il forte pericolo di crolli e caduta sassi ) , ma bensì ci fidiamo a scendere a sinistra ( lato val di Laasa) molto prima un canale interamente visibile dall’alto. Scesa la prima parte come delle farfalle , ne entriamo al centro , su detriti mobili ma fini che risultano facili da scendere sino al termine dove le numerose frane hanno coperto la terminale e i crepacci del ghiacciaio di Laasa.
Raggiunto il piatto ghiacciaio e calzati i ramponi , lo percorriamo in direzione sud quasi senza perdere quota e passando lontani dalla parete est della Cima Vertana .
Sempre verso est ,puntiamo al Passo del Rosin , senza raggiungerlo , e salendo invece ad una forcella poco alla sua destra . Raggiunta di fatto quella che è la cresta sud est di Cima Vertana , ne stiamo al di sotto lato sud , e con un diagonale su facili pendii andiamo ad agganciare quella che è la via normale di salita. Seguendo infatti le tracce di sentiero ed attraversando alcuni nevai , ci si porta sotto all’ultimo pendio molto ripido di pietraie e rocce accatastate che portano alla grande croce di Cima Vertana.
La discesa avviene lungo la via normale , che arriva a lambire il ghiacciaio di Rosim senza mai toccarlo , e a scendere l’omonima valle fino alla quota 2460 metri ( statua in legno di stambecco ). Qui , crocevia di sentieri , si può scegliere se scendere con uno dei due sentieri per Solda ( meglio quello di destra ) , oppure andare alla località “ Pulpito “ , dove una comoda cabinovia fa risparmiare l’ultimo tratto di discesa.
Scheda tecnica
Località di partenza : Solda
Quota di partenza : 1860 m
Quota vetta : 3521 – 3545 m
Dislivello : 1986 m
Difficoltà : PD-
Esposizione : Tutte
Punti di appoggio : Rifugio Serristori
Catena / gruppo montuoso : Alpi Retiche
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Trentino Alto Adige , Bolzano , Stelvio
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