11/08/2016
Note :
Gita a torto poco frequentata soprattutto a causa della cattiva qualità della roccia.
Possibile accedere anche per il rifugio Sella.Presenta pericoli oggettivi, sopratutto per la caduta di pietre dai canali della parete est. L'intera ascensione è consigliata ad alpinisti che abbiano dimestichezza con terreni instabili e franosi.
Da sconsigliare con numerose cordate in simultanea.
Descrizione :
Da Cretaz si risale il sentiero con indicazioni per il bivacco Gratton, prima su sentiero tra abeti e larici poi raggiunto il casolare PNGP e dopo aver perso un po quota su terreno più aperto e meno ripido.
Risalire alcuni dossi erbosi e superato il ponticello sul torrente avvicinarsi alle bastionate rocciose della Punta Pousset.
Sempre su tornanti il sentiero risale i pendii che scendono dal Col pousset che si raggiunge al suo termine attraversando alcune pietraie.
Nei pressi del colle è situato il bivacco (9 posti) (acqua di fusione).
Il secondo giorno si seguono gli ometti che in direzione ovest portano alle nuove catene (facili le prime, meno le sucessive ed è consigliabile una visione con la luce la sera prima per avere le idee chiare con il buio la mattina) che permettono di accedere al bacino glaciale del Traso.
Si prosegue attraversando il ghiacciaio con direzione ovest senza difficoltà (radi crepacci facilmente aggirabili), puntando al conoide nevoso più lontano e più alto.
Risalirlo fino al suo termine ed iniziare a risalire le rocce umide e lisce della parete (presenti due cordoni utilizzabili anche in discesa).
Passare sul lato sinistro (faccia a monte) del canale ed affrontare la sponda rocciosa che si fa ampia sfruttando diverse cenge e piccole bastionate facilmente aggirabili.
Risalire la parete fino quasi al suo termine (Radi bolli gialli) per passare poi a destra, scavalcare una cresta ed attraversare un’altro canale diagonalmente fino a prendere la cresta nuovamente di destra.
Risalirla ora con passaggi più impegnativi fino ad uscire sulla cresta sud ovest, aerea e di rocce instabili, seguirla per un breve tratto fino ad aggirare sulla sinistra un gendarme roccioso e a prendere delle tracce su sfasciumi sul versante sud.
Tra rocce instabili e pietrisco superare le ultime asperità e raggiungere la comoda croce di vetta.
Discesa per il percorso di salita o discendendo la cresta che divide i due canali interessati, con la possibilità nella seconda parte di effettuare calate per accedere direttamente alla base sella parete.
La nostra gita :
Bivacco gratton in buone condizioni ma senza l’acqua come sempre …quindi o di fusione o di ghiacciaio… catene di accesso al ghiacciaio faticose.
ghiacciaio senza problemi ma il freddo di oggi ha complicato la prima parte di rocce (verglas) sopra il conoide nevoso. Per il resto la prima parte di parete è abbastanza sporca di pietrisco , anche se facili cengette aiutano la salita. Quando si passa nell’altro canale la situazione non migliora e in cresta e sotto la cima la roccia non è molto migliore. Insomma…bisogna sperare di essere soli in parete. Noi lo siamo stati e anche al bivacco. Incontrati in vetta un gruppo salito dalla Valsavaranche . Per il resto giornata serena ma freddina per il periodo. Con Tiziana con cui ogni giorno trascorso in montagna assieme è speso più che bene.
Scheda teccnica :
Dislivello : 2470 m
Quota partenza : 1499
Quota vetta : 3969 m)
Esposizione : Sud - Ovest
Difficoltà : PD
Località di partenza : Cretaz
Punti d'appoggio : Bivacco Gratton
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