27 / 10 / 2024

Itinerario :
La partenza è da un parcheggio , posto nella parte superiore della frazione Ronco. Qui parte il segnavia n° 127 per il Passo di Vicima inizialmente a bordo prati sopra l’abitato , poi percorrendo un lungo diagonale ascendente nel bosco di faggio. Dopo qualche tornante si raggiunge una dorsale nel bosco e da qui inizia un lungo traverso a mezzacosta su comoda mulattiera che permette di entrare nella appartata Valle Vicima.

Dopo alcuni scenici passaggi si raggiungono le prime baite , ma si prosegue raggiungendone altre durante la salita. Nel frattempo i faggi hanno lasciato posto ai larici , e nella risalita del vallone , si tralascia il sentiero a sinistra che conduce al’Alpe Zocca . Si prosegue intercettando una strada pastorale di recente creazione , fino ad arrivare su terreno più aperto alla Casera Vicima Si prosegue ancora per il Passo di Vicima con uguale segnavia fino a raggiungere una baita ad un primo pianoro. Poco spostate verso nord , vi sono due costruzioni isolate , e si può risalire direttamente i pendii ripidi erbosi / cespugliosi soprastanti . Ma per raggiungere una selletta erbosa ben visibile dal basso , conviene proseguire ancora per un tratto nella risalita del vallone , fino a poco prima di un secondo pianoro .

Qui si abbandona il tracciato bollato , e si prendono delle tracce poco evidenti a sinistra che si confondono con le piste provocate dal bestiame. Cosi facendo , si percorre un traverso che proseguendo diventa più evidente fino a diventare nuovamente sentiero oramai nella parte alta del pendio . Questo vecchio tracciato, seminascosto da l’erba , raggiunge una conca nascosta dove vi sono i ruderi della Baita Pertuso. Il vecchio alpeggio , è ai piedi di tre cime , per la precisione , da sinistra a destra la Cima della Zocca , il Pizzo , e il Pizzo di Presio . Noi puntiamo a quella di sinistra che è anche la meno visibile , e per proseguire , bisogna portarsi alla base di un ripido canalino erboso sulla sinistra . Senza tentare di risalirlo , si noterà a sinistra un passaggio creato per superare un tratto di rocce ed erba tutt’altro che banale ( tratto da prestare attenzione ) che termina su un ampio pendio erboso da salire fino in punta con ometto in pietre a sinistra.

Note :
Come ben si sarà capito , in tutta questa breve catena di cime della Val Tartano , regna sovrana la confusione nella toponomastica , e la cartografia non può darci una mano perché anch’essa colma di errori nella posizione e nelle quote di livello. Senza stare a creare altre incertezze , è sufficiente segnalare che questa vetta non ha nulla a che fare con la erroneamente menzionata Cima di Zocca marcata sulle carte Kompass ( Cima d’Assola ). Con questa relazione , dopo averne verificata la correttezza ci allineiamo a quanto già asserito dalla guida -Alpi Orobie Over 2000 – e da altri siti del settore , che di fatto sentenziano senza ombra di dubbio trattasi questa Cima della Zocca.

Scheda tecnica
Località di partenza : Fraz. Ronco
Quota di partenza : 1159 m
Quota vetta : 2250 m
Dislivello : 1090 m
Difficoltà : EE
Esposizione : sud
Punti di appoggio :- - - - - - - -
Catena / gruppo montuoso : Alpi Orobie
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Lombardia , Sondrio , Tartano, Val Tartano
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