28 / 08 / 2016
Itinerario :
Dalla diga di Place Moulin si segue la strada sterrata sopra il lago che in meno di un ora porta al rifugio Prarayer. Da qui si prosegue con le indicazioni per il rifugio Aosta. Al primo bivio si lascia il sentiero principale per seguire quello per l’alpeggio di Bellatsà 2474m. Dopo aver attraversato il torrente si raggiunge l’alpeggio e da qui il sentiero diventa incerto e poco visibile ma vi sono comunque alcuni ometti e rari segni gialli che portano verso il bivacco Tete Roses. Giunti alla base della ben visibile Petit Tete di Bellatsà.
Lasciare la traccia ed inerpicarsi verso destra per cenge erbose alternate a fasce rocciose , fino alla sommità della suddetta Petit Tete 2917m (grosso ometto).
Concentrarsi adesso alla soprastante Grande Tete di Bellatsà 3154 m , che si raggiunge inizialmente per cresta poi per un pendio di rocce e detriti molto delicato a sinistra (I/II). Una volta giunti alla sua sommità, percorrere la cresta in leggera discesa fino ad arrivare al ghiacciaio De Le Grandes Murailles , con sopra alla destra la Punta Budden .
Percorrerlo evitando i pochi crepacci , fino a toccare alcune placche rocciose che affiorano dal ghiacciaio . Con direzione est e con il ben visibile Col Budden davanti a noi salire gli ultimi nevai e raggiungere il Bivacco Paoluccio , posto in bilico sulla Valtournanche.
Dal bivacco prendere a destra in piano su residui di neve e ghiaccio , poi attaccata la cresta , si procede prima su ottima roccia poi diventa più friabile . Si superano diversi intagli , e di tanto in tanto , si trova qualche chiodo.
Giunti nella massima depressione della cresta si può scegliere se continuare sul filo con pessima roccia o passare sulla parete nord con un traverso orizzontale tra rocce e sfasciumi . Sfruttando alcune cenge portarsi alla base di alcune placche rocciose più solide e salirle per una ventina di metri .
Poi di nuovo verso destra per terreno detritico sino a prendere una dorsale più facile che ci porta in vetta .
La nostra gita :
Dal bivacco la salita della cresta nord non è lunga ma da fare con attenzione. Si passa da un primo tratto di cresta ben percorribile e con roccia abbastanza buona , a tratti affilati per poi abbassarsi in parete su roccia pessima e passaggi da ricercare . Abbiamo trovato rari ometti ma solo nei pressi della vetta , dove dalla parete si risale il ripido pendio di sfasciumi sbucando in punta.
Abbiamo evitato di scendere dalla cresta ovest , perché se la roccia è come quella della sottostante Gran Bellatsa , è tutto un programma.
Nonostante la brevità della salita in vetta , ma tenendo poi conto del rientro alla diga , la gita impegna tutta la giornata .
Ultima salita di una settimana di ferie che ci siamo goduti dall’inizio alla fine , in modo intenso , faticando , ma con piacere . Ammirando albe e tramonti che rimarranno per molto tempo impressi nella memoria. Tutto questo col mio compagno che ringrazio , perché condividere queste cose allo stesso modo e con le stesse emozioni le fa diventare cose uniche ed immense… uno stimolo per continuare il più possibile a vivere in questo modo .
Scheda tecnica
Località di partenza : Diga di Place Moulin
Quota di partenza : 1960 m
Quota vetta : 3631 m
Dislivello : 1663 m
Difficoltà : PD+
Esposizione : ovest , nord ovest
Punti di appoggio : Rifugio Prarayer , Bivacco Paoluccio
Catena / gruppo montuoso : Alpi Pennine
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Valle d’Aosta , Aosta , Bionaz , Valpelline
Comments