21 / 09 / 2019
Itinerario :
Dal Passo Tre Croci si prende un sentiero perpendicolare alla nostra cima , per superare un primo tratto di bosco e i successivi pendii ricoperti di pini mughi. Attraversa un canalone franoso e si raggiunge una quota , oltre la quale ci si ritrova al Col Da Varda . Si risale il tratto erboso soprastante e ci si porta quasi sotto alla parete , poi con un lungo traverso ci si spinge nel canalone dove iniziano i ghiaioni (grava de Cerigeres). Per raggiungere il Passo Del Cristallo sopra di noi , ci aspetta un bel calvario un passo avanti e tre indietro , con ultimo tratto ripido che è consigliato affrontare sgombro dalla neve. Dopo un breve tratto della cresta verso sinistra , si prende una cengia verso sinistra , che subito ha un passaggio piuttosto delicato in leggera discesa per attraversare un canale ( vecchie tavole in legno ). Si continua salendo un canale , seguito da un altro tratto di cengia e da un camino obliquo verso destra ( II ) , poi per tratti di sfasciumi verso sinistra fino a superare dei gradoni coperti di detrito ( delicato passi di III, cordini) . Si continua ad attraversare verso sinistra , seguendo i numerosi omini , fino ad arrivare a una spalla della cresta sud da dove si vede distintamente Cortina e si passa sul versante sud per salire successivamente uno spigolo ed un appigliato camino gradato II , ma a mio avviso in difetto e con un’esposizione che si fa sentire (chiodo e cordino al termine). Raggiunta una seconda spalla,
si passa a destra dello spigolo, si scala una paretina di 20 metri, e si arriva in cresta. La si percorre con passaggi vicino al III e tratti aerei fino all’ultimo tratto più facile prima della croce .
Discesa dalla via di salita .
La nostra gita :
Avvicinamento un poco faticoso , ma l’ambiente spettacolare tira fuori energie che non si sa di avere. Duro soprattutto il raggiungimento del Passo del cristallo con i classicissimi ghiaioni due passi avanti e tre indietro. La via vera e propria ha tutto delle classiche salite dolomitiche e merita di essere fatta. Oltre a noi altre 4 cordate e un escursionista solitario…..a dirla tutta essere di più comporta rischi maggiori per la qualità della roccia e del percorso. Non sempre si è convinti di essere sul percorso giusto anche a causa di numerosi ometti in parete e di probabili varianti. Noi nello specifico abbiamo attaccato la cresta prima di altri nella fatidica spalla sud , ma le difficoltà sembrano invariate. In cresta comunque ci si diverte parecchio e alcuni passaggi non peccano di sicuro in esposizione. Visto un chiodo e 5 anelli su clessidre che abbiamo utilizzato per le calate.
La Corda che avevamo noi era da 60 m ma da 50 è sufficiente per scendere se non si vuole disarrampicare.
Bella ….bella …..bella , un poco lunga arrivando da casa in giornata , ma il sole pieno delle previsioni ad est ci ha rapiti .
Note :
La salita, continua e mai banale, richiede allenamento ed esperienza per superare tratti di II ed uno di III, spesso esposti. Conviene salire in tarda estate, quando non vi sia più neve al P.so del Cristallo. Nonostante la complessità del percorso è quasi impossibile perdersi, grazie ai numerosi ometti e bolli rossi con cui è segnata la via dal termine della cengia basale alla cresta. I più esperti possono salirla slegati o in conserva, assicurandosi in qualche passaggio. Per calarsi a corda doppia nei camini è utile avere al seguito una corda da 40-50 m.
Scheda tecnica
Località di partenza : Passo tre Croci
Quota di partenza : 1805 m
Quota vetta : 3221 m
Dislivello : 1430 m
Difficoltà : PD+
Esposizione : sud est
Punti di appoggio : - - - - - - - - - - - -
Catena / gruppo montuoso : Dolomiti
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Veneto , Belluno , Cortina D’ Ampezzo
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