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Bianco ( Monte ) - via normale italiana e traversata dei quattro 4000

08 / 08 / 2016

premessa

Ambita e impegnativa salita della Via Normale Italiana con l'aggiunta della traversata in Francia per il mont Maudit e il Mont Blanc de Tacul . Questa ascensione si effettua normalmente in 2 giorni ma richiede una buona dose di allenamento oltre a condizioni di bel tempo e visibilità . I tempi stretti per un rientro in italia richiedono anche una buona velocità.

avvicinamento

Dall'abitato di Courmayeur risalire la val Veny sino a La Visaille dove normalmente chi non ha il permesso deve lasciare l'auto..

itinerario

Da La Visaille si risale la strada asfaltata sino al lago di combal dove prima del Ponte una palina fa svoltare a destra con indicazione rifugio Gonella. Si prosegue risalendo i fianchi della vecchia morena sino a raggiungerne la dorsale che sino a quando il sentiero fa mettere piede sul ghiacciaio. Questo è per lo più coperto di detriti esi presenta a stagione inoltrata generalmente scuro con numerosi rigagnoli d'acqua ma lo scenario che lo circonda è ugualmente imponente e si inizia ad assaporare la brezza e l'emozione della grande avventura. La salita del ghiacciaio non presenta difficoltà di rilievo e il dislivello è minimo . I bolli sulle rocce affioranti e alcune tracce evidenti indicano il punto in cui svoltare per andare a prendere la bastionata rocciosa. tratto roccioso è a tratti agevolato da catene ma non presenta grandi difficoltà se non il rischio di caduta sassi e l'attraversamento di qualche nevaio che prelude all'arrivo al rifugio.

La salita del secondo giorno inizia molto presto ,generalmente la sveglia è all'una e si parte mezzo'ora dopo.Si traversa verso nord est per neve e rocce facendo attenzione alle scariche di sassi , sino a toccare il ghiacciaio del Dome. Lo si risale alla luce delle frontali con percorso in base alle annate più o meno tormentato sino all'ultimo tratto più ripido che svolta a sinistra (45°) e che da accesso alle rocce tra il col des Aguilles Grises e il col de Bionassay. In questo tratto in salita non ci si rende conto di dove si stà andando e degli abissi che il buio della notte nasconde. Vietato sbagliare. Un'altro tratto delicato in cresta ci traghetta verso la cresta de Bionassey e dopo aver sfiorato il Piton des italiens si prosegue su terreno più facile sino sotto al Dome de Gouter ,che calpestiamo essendo il primo 4000 della giornata.

Ci raggiungono le prime luci del giorno nel tratto che ci separa dalla capanna Vallot, aggiungo per fortuna perchè in questo tratto stavamo effettivamente dormendo. Mentre la salita sino a qui racchiude momenti di solitudine , improvvisamente con l'intersecarsi con la normale francese che sale dal Ref. de Gouter ci troviamo tra una infinità di cordate di ogni nazionalità. Riusciamo a bere un sorso di tè all'interno della capanna metallica per riprendere fiato. Il percorso di cresta che segue fila via con relativo poco sforzo con oramai la meta davanti a noi e un sole freddo che ci colpisce. Ci siamo é l'alba sul tetto d'Europa....di nuovo per la terza volta Abbracci , foto di rito e sguardi all'infinito ma il freddo si sente e bisogna scendere

Le tracce scendono a Nord -Nord est , prima dolcemente , poi affrontano la parte ripida (Ghiaccio ) del Mur de la Cote sino ad arrivare al Col de la Brenva .

Stando a debita distanza delle immense cornici sul lato italiano puntiamo in piano al versante ovest del Mont Maudit . La traccia viaggia in piano verso l'omonimo colle , ma noi la prenderemo poi , troppo forte la tentazione di salire i ripidi canali che portano in punta (50°). Anche qui qualche foto , poi discesa sulle nostre tacche faccia a monte e riprendiamo il traverso sino al Col Maudit. Qui aspettiamo il nostro turno per poterci calare dal ripido scivolo sino a saltare la crepaccia terminale .

Noi non abbiamo trovato nessun corpo morto ne ancoraggio per effettuare la calata di cui si parla , quindi come tutti , si deve far scendere il primo protetto sino a delle rocce intermedie e il secondo si arrangia come può faccia a monte sino a raggiungerlo. da qui affiorano vecchie corde fisse che si sfruttano per ancorare la seconda doppia e superare la terminale. Oltre si continua a scendere nella conca del Maudit sino ad intercettare la traccia che sale al Mont Blan c de Tacul . Non ci possiamo far scappare il poker quindi anche se esausti saliamo pure questa cima.

La lunga discesa della spalla ovest del Maudit e l'attraversamento del ghiacciaio della valle Blanche nel tratto che sfila sotto all'Aguille du Midi è nulla in confronto all'ultima rampa per salire appunto all'Aguille. Arriviamo esausti ma felici di una traversata stupenda che ci ha regalato , complici condizioni perfette, emozioni e ricordi ineguagliabili.

La funivia a Chamonix, il Pulman attraverso il traforo e l'autobus fino a La Visaille chiudono il cerchio.


Altre informazioni

L' ultima funivia per Chamonix è intorno alle 17 , mentre gli ovetti per l'italia si fermano per le 16 e non sempre vanno. L'ultimo Autobus per Courmayeur è alle 18 ,mentre quelli che dalla piazza di Courmayeur salgono in Val Veny sino alle 20.Per informazione sui rifugi vedere scheda con codice.

Scheda Tecnica

Dislivello: 3110 + le risalite al Mont Maudit, Mont Blanc du Tacul e Midì

Quota di Partenza : 1700 m

Quota vetta : 4810 m

Esposizione : varie

Grado Difficoltà: AD

Località Di Partenza : La Visaille (Courmayeur)

Punti di Appoggio : Rifugio Gonnella - Capanna Vallot



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