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Sorapiss ( Cima ) via normale da San Vito di Cadore

12 / 08 / 2021


Itinerario :

Non si può più arrivare al Rifugio Scotter in auto , quindi bisogna partire molto più in basso , per la precisione dalla parte alta di San Vito di Cadore ( 1150 m) dai grandi parcheggi delle piste. Da qui si risale la strada o le piste da sci fino al Rifugio Scotter (1580 m) . Si aggirano le protezioni per frane e valanghe o a sinistra o a destra e si prosegue su sentiero numero 226 che porta al Rifugio San Marco a 1823 metri .Sempre con il sentiero n. 226 ci si inerpica verso la forcella Grande a 2055 metri, ottimo posto per un eventuale bivacco con tenda. Sul Colle si tiene ad un bivio la sinistra ( segnavia n. 246 ) che porta dopo un lungo traverso in falsopiano e ad una successiva salita tra tratti erbosi e rocce al bivacco Slataper (2680 m).

Appena sotto il bivacco Slataper si stacca la traccia verso destra che attraverso il ghiaione del Fond de Ruseco e sale molto ripido fino alla base dell’ attacco della via normale della Punta del Sorapiss. Una freccia rossa e numerosi bolli rossi a seguire , indicano l’attacco della via. Si inizia a sinistra seguendo gli ometti su cengia ghiaiosa, fino a trovare il passaggio chiave della salita , e cioè un camino di una ventina di metri circa, con un grosso masso incastrato nella parte terminale, (passaggi di II+ e III ), non facile.


Superato il passaggio vi è sopra sulla sinistra chiodi e cordini per eventuale calata in doppia (20 m). Si prosegue obliquando a sinistra per cenge e ghiaioni fino a toccare lo sperone che scende dalla Croda Marcon , poi con un repentino cambio di direzione si percorre una lunghissima e evidente cengia a destra , appena al di sotto di una fascia rocciosa. Quando questa si esaurisce si devono traversare alcuni canalini insidiosi per il detrito appoggiato alle rocce , per poi riprendere a salire. Continuando tra risalti e cenge si raggiunge una forcella grazie ad una piccola perdita di quota. A seguire si presenta un altro passaggio delicato che consiste nel salire un breve camino con successivo traverso a destra ( III – qualche chiodo , esposto) .


Oltrepassata l’ultima cengia si risalgono delle facili rocce che in pochi minuti ci portano in vetta.

Discesa dal percorso di salita con due eventuali ( consigliate ) doppie . Portare una corda da 50 metri e il casco

Note :

Via impegnativa se fatta in giornata (2055 metri di dislivello) in quanto molto lunga, da tener presente che l'ultima acqua è poco oltre il Rifugio San Marco.

La nostra gita :

Il Rif. San Marco è grazioso e in bella posizione (aperto , anche se ancora ci sono sul percorso dei cartelli che lo indicano chiuso !!).Ascesa alla cima lunga e faticosa… ghiaioni infiniti per attaccare la parete . Passaggi mai eccessivamente complessi… uno atletico nel caminetto con masso incastrato ( molto utile la corda fissa in loco)… altri molto belli e su buona roccia dove occorre fare attenzione all’esposizione (uno spezzone di corda fa comodo)…Per il resto belle cenge dove prestare attenzione a non scaricare sassi ..

Complessivamente , bella ed interessante salita

Scheda tecnica

Località di partenza : San Vito di Cadore

Quota di partenza : 1150 m

Quota vetta : 3205 m

Dislivello : 2055 m

Difficoltà : PD+

Esposizione : sud est

Punti di appoggio : Rifugio San Marco

Catena / gruppo montuoso : Dolomiti Ampezzane

Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia, Veneto, Belluno, San Vito di Cadore

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