20 / 03 / 2022
Itinerario :
Nel nostro vagare per monti , ritorniamo a distanza di 12 ore ai piedi delle stesse montagne . Archiviata la felice esperienza al canale Bureloni , e sfidando previsioni meteo contraddittorie , questa volta tocca alla Vezzana. Dal parcheggio a Passo Rolle raggiungiamo velocemente la baita Segantini a 2170 metri , ottimo balcone panoramico su tutto il canale di salita. Proseguiamo a destra senza perdere quota , compiendo un semicerchio verso sinistra alla base del Cimon della Pala e su neve nel complesso portante. Entriamo di fatto nel vallone del Travignolo , risalendo i primi 500 metri di dislivello con pendenze non esagerate . Abbandoniamo i bastoncini nel punto dove si impenna e volgendo lo sguardo all’insù iniziamo a farci delle domande . La prima è….. ma non era un PD ? La seconda domanda che ci facciamo è ….. ma se lo scendono con gli sci , come fanno a saltare i 20 metri del masso incastrato ? Di picche per fortuna ne abbiamo 2 e le usiamo , eccome se le usiamo . Con pendenza sempre maggiore arrivo alla caverna che si è creata sotto il masso . Controllo che non ci sia un orso dentro e nel frattempo mi raggiunge Tiziana e tre vicentini .
Il luogo è confortevole e accogliente , c’è pure una stalattite di ghiaccio che verrà torturata con viti da ghiaccio per superare il passaggio. Dopo un attimo di smarrimento , cerchiamo tutti soluzioni , e notiamo che il luogo ha dato problemi a parecchi , perché sul soffitto della caverna c’è un dado incastrato e sopra alla destra un vecchio moschettone abbandonato , ma bisogna arrivarci. Un’altra possibilità è a sinistra dove pende un cordino piccolo ….. piccolo e lontano . Sulle rocce lisce graffi da ramponi. Tiriamo la moneta , tentiamo a destra ma uscire dal comodo bivacco è psicologico. Un vicentino passa , poi io , ma mi ci vuole tutta a portare su i piedi ed arrivare a uno spit ( direi un III + passando a destra ) . Risalgo fino a ritrovare neve , dove sono presenti dei resti di vecchi canaponi con spit per la calata. Traverso a sinistra e recupero Tiziana dal cordino penzolante. Questa è andata , ma adesso la pendenza aumenta ancora e resta tale fino ad uscire. Arriviamo finalmente alla forcella colpiti dai raggi del sole , dove possiamo rilassarci . Alla nostra sinistra risaliamo un pendio fino alla cresta che separa la Vezzana dal Nuvolo , poi tra neve e rocce verso nord arriviamo in punta senza problemi .
Nel frattempo le vallate si sono riempite di nuvole e noi siamo rimasti fuori assieme a poche altre cime , un vero spettacolo !
Oggi la Vezzana , ospita in punta 9 alpinisti , tutti ampiamente soddisfatti .
Iniziamo la discesa che ci riporta velocemente alla forcella , da li prudentemente faccia a monte , scendiamo lo scivolo fino alla calata. Per fortuna usiamo la corda da 60 metri dei vicentini , altrimenti avremmo dovuto effettuare chi sa quali acrobazie per calarci , perché il nostro spezzone non sarebbe bastato. Ogni tanto si sente fischiare qualche sasso , tanto per non farci mancare niente .Raggiungiamo il conoide Posto sull’agonizzante ghiacciaio ( un accenno di crepaccio ) e tiriamo un sospiro di sollievo . Se non si hanno viti da ghiaccio qualche protezione veloce è consigliata.
Arriviamo a Passo Rolle esausti .
Note :
Ovviamente abbiamo trovato condizioni ostiche , ma ci viene difficile pensare che questo canale sia gradato PD . Con inverni come questi il salto di roccia è un problema e buona parte delle relazioni presenti in circolazione sarebbero da rivedere.
Scheda tecnica
Località di partenza : Passo Rolle
Quota di partenza : 1980 m
Quota vetta : 3192 m
Dislivello : 1240 m
Difficoltà : PD + / AD
Esposizione : Varie
Punti di appoggio : Baita Segantini , Bivacco Fiamme Gialle
Catena / gruppo montuoso : Dolomiti
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , Trentino Alto Adige , Trento , Primiero San Martino di Castrozza
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