29 / 01 / 2017
Itinerario :
Si parte dal piccolo slargo di via Trampolino a Schilpario e subitosi trovano le indicazioni per il Pizzo Camino (sentiero 423 ), si risale una ripida strada dal fondo prima cementato e poi sterrato fino alla Malga Voia. Qui con il freddo che morde ed una copertura di brina eccezionale arriviamo alla successiva Malga Alta di Voia e con una ulteriore salita più ripida , giungiamo al Passo di Corna Busa a quota 1940 m., dove finalmente ci tocca qualche raggio di sole. Dal passo andiamo verso sinistra , (perdendo un poco di quota), con direzione sud fino a superare lo zoccolo di uno sperone roccioso , dopo il quale si apre la conca ovest della nostra montagna. Risaliamo i pendii molto ripidi restando nella prima parte , vicini alle pareti di sinistra. Passiamo a poca distanza dal caratteristico foro della cresta e con una leggera svolta a destra iniziamo a risalire i primi nevai , per portarci verso il canale.
Lasciate a sinistra le pareti , entriamo prima nel conoide poi nel canale che compie un sinuoso tracciato fra i torrioni , ma non supera mai i 35/40°. Arrivati alla forcella si percorre un tratto leggermente esposto verso est su roccette, erba e chiazze di neve alternate ai bolli di sentiero. Passando sul fianco sud , da qui in breve si arriva in punta . Discesa dal percorso di salita
La nostra gita :
Andrea
Lo scarso innevamento ha raddoppiato la fatica nella parte bassa ma ha ridotto un minimo le difficoltà nella parte superiore dove la salita è apparsa abbastanza semplice. Poco da aggiungere alla relazione di Tiziana , se non il fatto di prestare attenzione alla caduta sassi ! Nonostante le basse temperature qualcosa veniva giù dai ghiaioni e nel canale vi sono parecchi sassi recenti. Per di più quando si esce in cresta il pendio a sud è quasi pulito ed è quasi impossibile non smuoverne ( alcuni smossi da me per fortuna si sono incanalati distanti da una cordata sottostante). Discesa su neve prevalentemente portante nella parte alta
Parte bassa scesi dalle piste , onde evitare il ravanamento della salita. Una picca e i ramponi necessari.
Giornata serena e senza vento. Con Tiziana. Bella Storia!
Tiziana
il canale poi piega a dx, si restringe e si fa più ripido, ma anche qui c’è poco da faticare grazie alla peste ben fatte da chi ci ha preceduto nei giorni scorsi..
estetica e condizioni molto buone fino all’uscita, dove si piega a sx, cresta WSW raggiungendo la croce di vetta, tramite un percorso tra cengette e roccette dove occorre aiutarsi un po’ con le mani…
al ritorno, raggiunto il pianoro al di sotto del passo di Corna Busa, seguite le tracce che ci hanno portato agli impianti e da qui il sentiero 422 fino all’auto..
La parte alta dell’itinerario è spettacolare, ambiente che si può definire selvaggio tra canaloni, pareti, creste ed ambiente che sa di solitudine..
nelle condizioni attuali consigliata…
altra gita ”sorpresa” nella Bergamasca…per me uno dei regni più belli dell’alpinismo invernale..
Sempre con il mio Andrea gambalesta e pienamente soddisfatti
Scheda tecnica
Località di partenza : Schilpario
Quota di partenza : 1150 m
Quota vetta : 2491 m
Dislivello : 1350 m
Difficoltà : F+
Esposizione : nord ovest
Punti di appoggio : - - - - - - - -
Catena / gruppo montuoso : Alpi Orobie
Ubicazione (Stato , Regione , Provincia ; Comune , Valle ) : Italia , lombardia , Bergamo , Schilpario , Val di Scalve
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