Pronto CAI ?! Rispondete !! Dove siete finiti !
Da qualche giorno , circola la notizia che un ennesimo divieto verrà autorizzato dagli enti preposti ( Ente Parco di Portofino , Comuni del territorio) . Forti limitazioni ancora da definire verranno applicate per percorrere il sentiero che dalle Batterie porta a San Fruttuoso . Questo percorso molto bello che si affaccia sul mare è DA SEMPRE classificato per escursionisti esperti e presenta alcuni tratti attrezzati con catene per proteggersi nei punti più a rischio di cadute. Le autorità sono arrivate a questa "soluzione" con il pretesto di ridurre i numerosi incidenti ( 39 nel 2022 * ) che si verificano lungo questo tracciato.
Questo divieto , arriva dopo molti altri , vedi ad esempio il famoso sentiero delle Cinque Terre ( sempre in Liguria ) , che con il pretesto di limitarne il flusso di visitatori , è diventato accessibile solo a pagamento . Oppure il numero chiuso paventato da alcune località alpine per accedere a blasonate montagne come il Monte Bianco e il Cervino.
Perché siamo solo buoni a vietare quando invece bisognerebbe gestire e promuovere?.
Perché ci è stata " RUBATA" la LIBERTA di percorrere un determinato sentiero a beneficio delle finanze di discutibili amministratori ?
Soprattutto , perché chi è sempre stato paladino di certi valori ( ad esempio il Club Alpino Italiano ) , non sta facendo nulla per contrastare questa tendenza ?
Mi trovo in forte disaccordo con le scelte del CAI centrale che si limita in questi giorni a "celebrare " e commemorare un grande socio fondatore come Quintino Sella che sicuramente non avrebbe voluto un CAI così.
(* )
Sarebbe molto interessante poter accedere a questo dato , e andare a esaminare i 39 interventi . Magari scopriremo che di questi , 20 si sono verificati in estate con protagonisti bagnanti in ciabatte improvvisatisi grandi camminatori e poi scivolati nei punti difficili. Altri 10 hanno chiesto aiuto perché hanno intrapreso sempre in estate il percorso senza neppure portarsi una bottiglietta d'acqua e quindi disidratandosi all'inverosimile . Dei restanti 9 magari scopriremo che 5 li hanno recuperati in seguito a una lieve storta dove sarebbe bastato tornare indietro piano piano , 3 li ha punti una vespa , e ad 1 gli si sono rotti gli occhiali.
Buongiorno Gambalesta
Pur condividendo le considerazioni da lei proposte ho l'impressione che il "problema" sia piu' complesso ed esuli dalla posizione (pur opinabile) del CAI
La mia esperienza personale su quei sentieri risale a qualche anno fa, ma credo si possa ancora considerare attuale e mi ha portato a fare alcune considerazioni che riassumo.
Il problema reale e' quello del fatto che il binomio "natura/turismo di massa" non e' praticabile ne' sostenibile in genere, ma diventa critico nei casi in cui la "superficie" su cui il suddetto turismo si riversa e' insufficiente. Le varie misure e divieti sono ovviamente criticabili, ma non intaccano la sostanza del problema: in quei luoghi ci va troppa gente...
Quindi ci troviamo di fronte ad…